
PORTFOLIO
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PLUMBEA
Portare avanti una ricerca grafica richiede una spiccata aderenza fra medium e messaggio. I complessi procedimenti operati sulla matrice creano condizioni fertili per un approfondimento dei temi che non si fermi allo scopo di rappresentare, spingendosi piuttosto ad indagare quali siano le soluzioni metodologiche necessarie all’enunciazione del messaggio proposto.
Lo scopo di tradurre in tecniche calcografiche una riflessione sull’umano, attraverso il paragone a me caro tra segno e segnale, tra significante e significato, ha guidato il mio lavoro alla ricerca di una nuova sintesi formale: alle campiture piatte, atte a scandire i piani e le volumetrie, si sostituisce un brulichìo di particelle di segno, che disgrega la figura - apparentemente compatta - per portarne alla luce precarietà e fragilità.
La tecnica dell’acquaforte densamente intersecata conferisce a ogni linea una fisicità misurabile attraverso l’intensità dell’ombra che ogni segno proietta. Così come un pensiero prende vita nella parola, questi segni, come ferite inferte, sono resi vivi dalle proprie ombre.
STRUCTURA
La prima fase della mia ricerca grafica propone il tema del paesaggio metafisico con l’intento di portare all’attenzione la fragilità intrinseca di forme apparentemente solide e colossali. L’accostamento implicito è tra animato e inanimato: gli elementi figurativi sono metafore dell’individuo e del rapporto che esso instaura con la società; specchi e proiezioni emergono e si immergono in luci e ombre di un processo di costruzione individuale. Coesione e solitudine convivono in moltitudini di elementi strutturali i quali appaiono, al contempo, compatti e isolati.
L’atmosfera sospesa è suggerita attraverso l’utilizzo di forti contrasti tonali e sfumature di nero ottenute tramite l’accostamento di tecniche tradizionali e sperimentali; l’ambientazione risluta, così, spoglia di indizi. L’osservatore è invitato a perdersi al suo interno, facendosi ora vittima, ora artefice del senso di disorientamento che ne deriva.
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ASTRAZIONI
La serie Astrazioni sviluppa una ricerca che si discosta dal rigore tecnico-formale che, altrove, caratterizza il mio lavoro. La serie esplora le possibilità espressive dell’intervento della casualità nella progettazione grafica; le opere sono finalizzate al raggiungimento di un’armonia tra caso e intenzione, tramite la sovrapposizione di texture attentamente progettate a superfici rese materiche dalla morsura libera della matrice.